C’era una volta la California… oggi c’è il Lazio. Già, secondo l’autorevole giornale britannico, sarebbe proprio il tratto di costa prospiciente la capitale italiana il luogo perfetto dove surfare in Italia.
Tavola, muta e sacca al seguito, scopriamo cosa ha colpito i surfer internazionali!
A Roma non solo per cultura
Quando i viaggiatori internazionali vengono a Roma, di solito non mettono in valigia una tavola da surf insieme alla macchina fotografica, agli occhiali da sole e al cappello di paglia. Con la sua arte e cultura, architettura storica, cibo, bevande e paesaggi mozzafiato, questa parte d’Italia potrebbe non essere una scelta ovvia come destinazione per il surf.
Eppure appena fuori dalla città c’è una costa esposta a piacevoli mareggiate da più direzioni – e, nei giorni giusti, può essere molto divertente per i surfisti.
Qui, infatti, come specifica la testata, è possibile fare surf tutto l’anno. Non mancando di precisare che il periodo migliore per inseguire l’onda perfetta è da settembre a marzo, perché le onde nel Mar Mediterraneo sono alimentate quasi esclusivamente dal tempo.
Parola ai surfer italiani
Nel loro viaggio tra le onde laziali alla scoperta del paradiso del surf, non potevano che imbattersi nel nostro amico Roberto D’Amico, il quale spiega come, sebbene possa sembrare poco invitante da dire, qui si aspetta il mal tempo. Riferendosi al mare di Santa Marinella, poco a Nord di Roma, D’Amico racconta che quando arrivano temporali, pioggia e bassa pressione il mare si arrabbia, ed è allora che ci divertiamo di più.
Che queste località siano i posti giusti per appassionarsi alle onde, nelle parole di Roberto (uno dei migliori surfer italiani, se non lo conosci scoprilo qui) è facilmente visibile. Qui, infatti, quando la giornata è promettente, si possono vedere dozzine di persone in acqua, all’inizio fittando l’attrezzatura, ma una volta capito il mood non tarderanno a provvedere alla propria muta e una tavola per diventare habitué di queste spiagge.
Come nasce e cresce il surf in Italia
Il surf in Italia è iniziato a crescere in popolarità alla fine degli anni ’70, quando i pionieri di questo sport hanno iniziato a raggiungere il litorale laziale in cerca del miglior posto dove surfare in Italia. Negli anni ’80 poi, è stato l’impulso di uno storico surfer del calibro di Giorgio Pietrangeli a lanciare il Lazio come protagonista della scena italia di surf, scoprendone i numerosi spot. Complici le previsioni meteo sempre più accurate, la crescita di questa disciplina non ha fatto altro che incrementare. La spinta finale che ha consacrato il surf in Italia e altrove è stato il suo inserimento nel 2016 come sport olimpico.
In Italia sono gli sport olimpici a fare la differenza. Se sei uno sport olimpico, automaticamente ricevi più attenzione dai media, dal governo e dalle istituzioni preposte, dice Marco Gregori, direttore tecnico del surf della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard. Questo ha fatto sì che i tanti giovani che negli ultimi anni hanno continuato ad avvicinarsi a questo sport lo facciano con sempre più entusiasmo.
Roberto D’amico e Giorgio Pietrangeli
Dove surfare in Italia
Ostia, Fregene e Santa Marinella fanno della costa romana la regina delle onde. Non a caso è proprio qui dove si concentrano famose scuole dedicate a giovani e meno giovani aspiranti surfer. Nel tempo sono diventati veri punti di riferimento anche per i turisti che non vogliono farsi sfuggire l’occasione di godersi il litorale anche quando il meteo non permette passeggiate o tintarelle.
Ovviamente il vento bacia tanti posti nel bel paese, e gli inglesi non mancano di citare altri posti celebri come Varazze in Liguria o Capo Mannu in Sardegna. Ma c’è poco da fare, la nuova capitale del surf italiano è Roma!