CityBeach Ti Racconta: Storie di Rider

CityBeach TI Racconta: Storie di Rider

Dal 1997 abbiamo una certa fama nel mondo dei Boardsport, dentro e oltre i confini della Capitale. Tuttavia, CityBeach non è un semplice Boardshop: noi siamo una famiglia di appassionati.Che tu sia un surfista incallito, un appassionato di snowboard, o un amante dello skate, qui troverai la tua tribù!”, crediamo molto in questo motto. La nostra community non può avere dei confini definiti, sentiamo il bisogno di espanderci ogni giorno, di condividere la passione per i Boardsport, ispirare nuovi rider e diffondere il “Verbo”. 

Chi meglio della nostra community può raccontare ed ispirare? Pensiamo sia giusto condividere storie di rider comuni, le vostre storie, come quelle di Viola BrencoliVittoriana Azzurra PapiChiara CupponeValentina Vitale e Sara Simonetti. Chi sono? Cinque ragazze comuni che hanno trasformato la loro passione in uno stile di vita

Viola Brencoli

Viola Brencoli, classe 2008, di Roma… o forse no. “Vivo a Fiumicino, ma dico sempre che vengo da Roma”, ci rivela Viola, che vive di pane e surf (shortboard) da quasi 5 anni. “Sin da piccola ho viaggiato in tutto il mondo con i miei genitori visitando molte mete surfistiche come Hawaii, Costa Rica e Indonesia — racconta — Eravamo molto affascinati dal surf, ma nessuno di noi ancora lo praticava”.

La fortuita virata verso il Boardsport che ha riscritto la sua storia è arrivata dopo una settimana di surf camp all’Ostia Surf. “È stato amore a prima vista — rivela — e da lì non ho più smesso!”. Poi sono arrivate le competizioni, e da allora Viola e il surf sono una cosa sola, su una via in ascesa che l’ha condotta alle porte della Nazionale Italiana. “Ho iniziato ad allenarmi con l’Academy di Nicola Bresciani in Sardegna — racconta — L’anno scorso, per mettermi alla prova ho partecipato anche ai Junior QS della WSL in Europa. A Novembre 2023 sono stata selezionata dalla Nazionale Italiana per partecipare ai Mondiali ISA in Brasile”.

Quando le chiediamo di raccontarci l’attrezzatura che usa, Viola ci dice di non avere segreti particolari. Tuttavia, un buon rider è prima di tutto un coraggioso esploratore, quando si parla di spot, certo, ma vale anche per l’attrezzatura. “Credo sia molto importante provare diversi brand e modelli di tavole — spiega Viola — prima di trovare quella ideale”. 

CityBeach TI Racconta: Storie Di Riders_Viola Brencoli
Viola Brencoli

Vittoriana Azzurra Papi

Vittoriana Azzurra Papi

Sul fronte Skate è stata Vittoriana Azzurra Papi a rispondere alla chiamata ispiratrice di CityBeach. Nata nel 2005, Vittoriana (Per gli amici “Vitty”), è di Roma a sua volta… o quasi. “Sono Italo Americana — spiega —  Mia madre è originaria del Texas (USA), invece mio padre è di Roma”. La sua passione per lo skate la segue da 4 anni, ma trae le sue origini da un altro sport non molto lontano: il surf. “Ho iniziato con il surfskate (perché volevo surfare) — racconta — poi sono salita su uno Skate ‘normale’ e mi sono completamente appassionata”.

Trick dopo Trick, Vittoriana e la sua tavola — una Carabeth di H-street, Ruote Oj Wheels, ACE trucks — non hanno mai smesso di consolidare il loro rapporto. “Ogni volta che chiudo un trick se ne aprono altri 10 — spiega — Lo skate è uno sport così bello, perché non c’è una vera e propria metodologia. Io sono libera di imparare-creare-fare quello che voglio e quello che mi appassiona di più”.

Uno spot alla volta —  dal vert dello skapanno di Paolo Nelzi/Grave grind a Torino, al the Spot a Ostia, fino al  bowl di Camerano Big Air — Vittoriana ha costruito la sua personalissima “Boardsport story”, fatta di belle emozioni e cadute costruttive. “Ogni volta che chiudo un trick nuovo è una sensazione stupenda — racconta — Però i giorni che mi ricordo più vividamente sono quelli dove il trick che volevo non l’ho chiuso ma sono tornata a casa con solo lividi. Sono quelle le giornate da cui ho imparato di più…”.

Ma poi alla fine ci ricorda che “la tavola non è essenziale”. Anche se “certe volte quando si è un po’ stanchi e giù di morale avere una tavola figa che ti ricorda qualche Skater che ti appassiona ti da la giusta carica per la session”, conclude.

Chiara Cuppone, ’08, per gli amici Chiaretta, vive a Roma e difende con estrema sicurezza la sua posizione in merito ai boardsport: “Io faccio surf”.

“Nella mia famiglia nessuno surfa — spiega Chiara — ma fin da piccolissima ho sempre passato intere estati al mare”. Anche per Chiara Cuppone, la svolta è arrivata con l’Ostia Surf. “Un giorno passeggiando sulla spiaggia con mia mamma — racconta — abbiamo visto l’Ostia Surf e ho deciso di fare una prova. Ricordo di essermi innamorata subito di questo sport e di tutte le sensazioni che ho provato mentre surfavo la mia prima onda”.

Dopo il lockdown ha iniziato a dedicarsi appieno alle onde. “Ho partecipato alle mie prime competizioni — racconta — Adesso ho un titolo di campionessa italiana nella categoria under14 e per quanto riguarda la stagione di gare 2024 sono molto soddisfatta di aver vinto la prima tappa del campionato italiano nelle categoria U18 e U16 e sono pronta a dare il massimo nelle prossime tappe”.

Ogni competizione, però, le ha lasciato più di un semplice podio. “Di momenti emozionanti da raccontare ne avrei fin troppi — racconta — ma sicuramente uscire dall’acqua dopo la finale durante una gara e vedere tutti i miei amici in spiaggia ad aspettare che uscissi per festeggiare è stata un’emozione grandissima (non che una bella session con onde stupende, acqua cristallina, caldo e i miei amici in acqua sia da meno)”.

CityBeach TI Racconta: Storie Di Riders_Chiara Cuppone
Chiara Cuppone

Valentina Vitale

Valentina Vitale

Nella fervente comunità di rider di CityBeach, spicca la figura di Valentina Vitale. Classe ’84 di Ostia, Roma, Valentina è parte integrante della rinomata Ostia Surf. “Nella mia scuola surf (Ostia surf) ci sono più donne che uomini!”, dichiara con entusiasmo quando le chiediamo di esporsi sull’uguaglianza di genere nel suo  mondo.

Ma di che mondo stiamo parlando esattamente? “Surf prima di tutto ma anche un po’ di snowboard e wakeboard”, ci dice con fermezza quando le chiediamo di raccontarci del suo Boardsport.

I suoi successi competitivi — come il quinto posto agli eurosurf di Casablanca nel 2015 e l’argento con la nazionale di surf in Norvegia nel 2017 — testimoniano il suo impegno e la sua dedizione alla tavola. “Penso che costruire un rapporto di fiducia con uno shaper nel tempo sia fondamentale per riuscire a trovare la tavola dei sogni”, spiega.

La sua dedizione traspare anche quando c’è da ispirare le nuove generazioni di rider. “Impegno, allenamento e tanta costanza premiano! — conclude —  Il surf è uno sport tra i più difficili al mondo ma una volta superati i primi ostacoli porta tantissime soddisfazioni ed emozioni… Non mollare mai!”.

Sara Simonetti

Le storie di rider non sono ancora finite: lei si chiama Sara Simonetti  “per gli amici Tata”, ci dice — nata a Roma ma cresciuta tra le onde della Sardegna. Classe 2000, Sara, ha fatto il suo ingresso nel mondo delle tavole nel 2021. “Con il cable Wakeboard — ci racconta — ed è stato subito amore. Dal primo giorno ho sentito il bisogno di farlo tutti i giorni, ogni giorno con nuovi obbiettivi”.

Sempre nel 2021, un altro Boardsport ha attirato la sua attenzione.  Ho iniziato a fare snowboard — racconta — facilitata da tanti anni di sci ed il recente ma intenso approccio al Wakeboard”.

Da quel momento la sua passione è diventata parte integrante delle sue giornate. “Ne ho voluto fare un ‘lavoro’  — spiega —  che per me è più una passione che porto avanti parallelamente allo studio. D’estate infatti faccio l’istruttrice di Wakeboard mentre l’inverno la shaper.

Un Boarsport dopo l’altro, Sara — come  ogni rider che si rispetti — ha imparato una lezione importante: è essenziale condividere le passioni che ci tengono in vita. “Non identificherei tanto un singolo momento — ci spiega quando le chiediamo di raccontarci un momento significativo sulla tavola — quanto più l’intero percorso e i momenti quotidiani nei quali ho la fortuna di poter condividere queste passioni con persone speciali”.

Sara Simonetti

Inclusione e messaggi per il futuro

Nonostante i persistenti stereotipi di genere che talvolta interessano certi contesti, le testimonianze di Viola, Vittoriana, Chiara e Sara riflettono la vitalità e l’inclusività che permeano la comunità dei rider. “Negli ultimi anni il surf femminile sta facendo passi da gigante — racconta Chiara —  il livello sta crescendo davvero tanto e sono sicura che in poco tempo il distacco tra surf femminile e maschile si farà sempre più piccolo”.

E mentre, dubbiosi, interroghiamo le nostre rider sull’inclusività nel mondo dei Boardsport, una dichiarazione su tutte ci colpisce: “Sulla line-up non c’è distinzione di genere — conclude, serafica, Viola — è il mare a fare la sua selezione”. 

Chiunque può salire su una tavola se ha la giusta determinazione, e chiunque può essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Per questo motivo vogliamo continuare a raccontare storie di rider comuni: seguici sui nostri canali social e tagga CityBeach nei tuoi highlights, così da permetterci di condividere con il resto della community il tuo viaggio nel mondo dei Boardsport. 

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